Chi è il mio target?

Chi ha visto Mad Men ricorderà sicuramente che il nostro pubblicitario preferito, Don Draper, per creare una campagna d’impatto per il pubblico giusto si immedesimava in chi avrebbe realmente comprato quel prodotto.

Proprio nella scena d’apertura della serie, Draper chiede al cameriere di colore come mai fuma sigarette Old Gold. Intrattiene una vera e propria intervista di pochi minuti ad un possibile cliente in target. A chiusura della conversazione, il cameriere confessa che adora fumare e che sicuramente troverebbe un’alternativa se le sue sigarette preferite uscissero dal commercio.
La scena si chiude con una carrellata di gente che fuma al bancone del bar.

Con questo intro da veri nerd delle serie tv, come prima cosa ti consigliamo la visione di Mad Men, lo trovi su Netflix, e come seconda cosa entriamo nel vivo del nostro articolo: il target.

Cos’è il target e a cosa serve individuarlo attraverso le Buyer Personas

Il target si può definire come l’insieme di persone a cui ci rivolgiamo con la nostra comunicazione.

⚠️ Attenzione: quando parliamo di persone non parliamo di tutti tutti!

Un business che si rivolge a tutti, in realtà non si rivolge a nessuno. Ecco perché il nostro Don sceglie di parlare con il cameriere e non col resto della sala.

Noi, per ovvi motivi, non possiamo parcheggiarci in un bar e fare domande a chi ci sembra più adatto, ma possiamo analizzare il nostro gruppo di persone in un altro modo: creando un avatar o un buyer personas (persona che compra).

Creare un avatar è un po’ (⚠️attent*: altra cosa nerd) come creare un personaggio nel famoso videogame The Sims. Nel gioco, infatti, tra le cose preliminari, prima di sbizzarrirti come architetto e interior designer, devi creare un personaggio decidendo nome, età, sesso, interessi, lavoro.

Immagina di essere il dottor Victor Frankenstein.

Questo per dire che, per sapere con chi parliamo, dobbiamo a tutti gli effetti creare sulla carta il nostro cliente ideale in carne ed ossa con un nome, degli interessi, un lavoro. Può avere anche un volto se ti è più comodo identificarlo o può essere anche una persona reale presa come esempio.

L’analisi del cliente ideale ci aiuta a pensare al cliente e non a quello che vendiamo.

➡️ Non sapere bene a chi stai dedicando tempo, energie e soprattutto soldi è come voler fare un viaggio senza sapere bene quale sia la destinazione.

Avendo chiaro con chi stai parlando, identifichi con precisione i suoi problemi, desideri e bisogni, costruendo così un messaggio esattamente studiato per lui, nel quale si senta coinvolto in prima persona.

Scarica la risorsa gratuita per creare le tue buyer personas e inizia a parlare con le persone giuste. Trovi anche un esempio pratico. Buon lavoro!

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